di “La Lucia”
Banksy si sa è un artista inglese, oltre ad un “writer”, valutato attualmente tra i maggiori esponenti della cosiddetta “Street art”. Il suo punto di forza è far parlare la sua arte mantenendo la sua identità nascosta. In tutto il mondo ha suscitato un grande interesse, che gli tributa mostre ovunque, divenendo un fenomeno sociale unico nel suo genere.
Tra le varie mostre a lui dedicate, oltre a quella romana al Chiostro del Bramante, quella che si appena conclusa, il 16 gennaio scorso, a Palazzo Tarasconi di Parma, è stata tra le più visitate nel periodo 2021-2022. Rammentiamo che il “BANKSY Building Castles in the Sky” è stato l’evento clou coincidente con le iniziative di “Parma Capitale Italiana della Cultura 2021″.
Un’affluenza di pubblico grandiosa, oltre sessantacinquemila persone, che si sono incantate e sono state molto attente alla lettura delle didascalie di cui ogni fotografia era corredata. Un’attenzione posta in particolare ai significati nascosti che l’autore ha sempre voluto dare ad ogni sua immagine e creazione. La Street Art di Banksy è infatti un po’ come un messaggio rivoluzionario che porta sempre in evidenza il problema del momento, ed è anche per questo che c’è tanta curiosità intorno a questo artista in incognito.
Nel primo giorno di apertura Vittorio Sgarbi, ospite d’eccezione, ha visitato e inaugurato la mostra. Un successo insperato, visto che la mostra non è riconosciuta da Banksy stesso. Il materiale esposto proviene da collezioni private, per quanto riguarda l’artista, ed il suo ufficio che è stato informato, ma non ha risposto.
Un plauso alla curatela della mostra, di grande pregio, che è stata seguita da Stefano Antonelli, Gianluca Marziani, Acoris Andipa e Marzio Dall’Acqua. La produzione ed organizzazione è stata a cura della Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma e dell’Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con il Comune di Parma con la supervisione di Augusto Agosta Tota. Tra i patrocinanti l’iniziativa la Regione Emilia-Romagna, il Comune e la Provincia di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 e come partner principale Fidenza Village, con il contributo di Banca Generali Private, Arpinge e Gespar.
Un’ultima nota curiosa: durante la notte precedente l’apertura della mostra sul muro dietro il palazzo Tarasconi si è materializzato una delle sue più famose opere, seppure con una diversa visione della bambina. Un nuovo mistero o solo una trovata pubblicitaria?