dai Social – La Lucia 
 
Siamo ai tempi della Belle Èpoque, e questa signorina si chiamava Cleo (Cleopatre) de Merode (1875 – 1966), era la figlia illegittima di una baronessa austriaca, Vincentia de Merode, dama di compagnia dell’Imperatrice Elisabetta e di un avvocato teoricamente rimasto sconosciuto.
Se, però, si va al Cimitero di Merano, poco lontano dall’ingresso si trova la tomba di Theodor Christomannos, ingegnere e avvocato austriaco, pioniere del turismo in Alto Adige.
Nel 1913 fu sua figlia Cleo a fare erigere la tomba, a prova che conosceva bene il padre.
 
La foto fu fatta per Vogue ed è anche un capolavoro, in quanto opera di Cecil Beaton, il grande fotografo che riesce a documentare quel fascino incorrotto che, nel 1890, allora adolescente o quasi, legò a lei Leopoldo II del Belgio, 60 anni a cui non s’arrendeva, che fu soprannominato Cleopoldo e la ricoprì di gioielli e beni preziosi. La vide danzare come ballerinetta di fila nell’Aida e perse la testa.
 
Forse furono un suo dono quei sei fili di perle naturali e il crocifisso di diamanti che le vediamo al collo. La sua stella cominciò a tramontare dopo la Grande Guerra e lei reagì inaugurando una scuola di danza che condusse fino a metà anni ’50.