di Carlo Pagliucci
Miei ricordi di Carlo Rambaldi , genio degli effetti speciali, eccellente pittore, scultore e ingegnere-tecnologo.
Da pochi giorni è terminata al Palazzo delle Esposizioni di Roma l’ interessante Mostra “La meccanica dei mostri” imperniata sulla figura e opera di Carlo Rambaldi (1925-2012), l’italiano che ha trasformato gli effetti speciali da elementi ausiliari a protagonisti dei film con una creatività e versatilità quasi unica; ha vinto ben 3 premi Oscar con creature entrate nella storia del cinema mondiale(ET, King Kong, Alien).
La visita alla Mostra mi ha riportato alla mente e al cuore la mia lunga collaborazione con lui, in una delle più ardue ed esaltanti avventure della mia “non certo monotona “ vita professionale: tutto cominciò nel 1994 a seguito della maggiore crisi della siderurgia nazionale (liquidazione con disintegrazione della Grande Corporation Ilva) e di conseguenza del mio Centro di ricerca (Il CSM- Centro Sviluppo Materiali, con sede centrale a Roma e Unità operative varie dislocate presso i siti siderurgici, Taranto, Terni, Genova, etc).
In quel contesto di estrema difficoltà ed incertezza per il nostro stesso lavoro, nel tentativo di cercare ogni strada e opportunità per nuove attività e commesse di ricerca tecnica compatibili con le competenze CSM (di cui mantenni la Direzione di Business Development) accettai l’invito a presiedere, organizzare e gestire a Terni un Parco Scientifico e Tecnologico per promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie e nuove imprese High Tech sul territorio. Fu così che, per un insieme di circostanze e di contatti, nacque l’idea di lanciare un’Accademia degli Effetti Speciali sotto la direzione artistica di Carlo Rambaldi, che, non senza difficoltà, riuscii ad attrarre e indurre a tornare appositamente in Italia: l’Accademia nacque nel 1997 come corso triennale per una trentina di allievi selezionati, dopo una pianificazione e organizzazione complessa, il non facile reperimento di congrue risorse sia docenti sia finanziarie ( necessariamente da più fonti, in primis Regione Umbria e Ministero della Ricerca e Università).
L’iniziativa, tuttora unica del genere in Italia, pur avendo successo e generato una schiera di validi creativi ancora attivi sul mercato, cessò nel 2000 per problemi vari insuperabili.
Altrettanto originale e inedito per l’epoca fu il fatto di lanciare alcuni progetti di ricerca, reciprocamente interattivi con la stessa Accademia e mirati a combinare arte e tecnologia avanzata nell’intento di contribuire a sviluppare l’industria nazionale degli audiovisivi, tra i quali ricordo Sistemi animatronici e robotici per lo spettacolo e Virtual studio per Parchi tematici; quest’ultimo tema fu peraltro oggetto di tante riunioni di brainstorming serali col Maestro Rambaldi che fra i sogni nel cassetto ebbe sempre, oltre a Pinocchio (secondo lui sempre malriuscito), quello di un parco dedicato alla Civiltà dell’Uomo attraverso i secoli (Millennium), che proposi a più riprese e in più sedi senza esito di realizzare nello stabilimento chimico dismesso di Papigno (presso Terni), dove furono invece girati gli esterni del campo di concentramento della Vita è bella di Benigni. Anche questo film, contemporaneo alla mia esperienza con l’Accademia e con Rambaldi oltre che alla strenua difesa del mio amato CSM , mi fa apparire quel periodo , per quanto assai problematico e difficile, ricco di fantasie e di sogni realizzati oggi rarefatti. Non posso omettere di ricordare con immensa stima ed affetto l’insostituibile contributo dato in questa avventura “Speciale” dal compianto Diego Giucci, una delle più fervide e lucide menti del CSM e della mia esperienza umana.
Le foto pubblicate sono personali e dell’epoca.