Ultimi giorni per visitare il Padiglione della Repubblica di San Marino alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, aperto al pubblico fino al 27 novembre 2022 negli spazi rinascimentali di Palazzo Donà dalle Rose (Fondamenta Nove, Cannaregio 5038, Venezia).
Questa è stata una delle ragioni per cui ho scelto di collaborare con FR Istituto d’Arte Contemporanea e con il suo partner Cris Contini Contemporary che ringrazio e con cui mi complimento per l’alto livello che ha saputo garantire alla nostra partecipazione. Porteremo avanti assieme il progetto che abbiamo iniziato quest’anno auspicando di confermare anche nelle prossime edizioni l’altissima qualità raggiunta».
Postumano Metamorfico allude alla naturale tensione dell’uomo verso il futuro, tra possibili trasformazioni e nuove forme di esistenza e coesistenza. In mostra sono stati presentati i seguenti progetti: Elisa Cantarelli, WRP WITHout esSENZA, con il contributo critico di Pasquale Lettieri; Nicoletta Ceccoli e Roberto Paci Dalò, Risvegli, con il contributo critico di Vincenzo Rotondo; Endless, The Endless Transfiguration, con il contributo critico di Pasquale Lettieri; Michelangelo Galliani, Un Giardino Imperfetto, con il contributo critico di Pasquale Lettieri; Rosa Mundi, Posology Humanity’s Time, con il contributo critico di Angela Vettese; Anne-Cécile Surga, Body Memories – Matter Memories, con il contributo critico di Pasquale Lettieri; Michele Tombolini, Digital Humanity, con il contributo critico di Pasquale Lettieri.
Nei mesi di apertura del Padiglione, in segno di attenzione alla situazione internazionale, è stata organizzata un’asta benefica in collaborazione con Elisabetta Franchi, il cui ricavato è stato devoluto all’Unicef per sostenere i progetti legati all’emergenza umanitaria in Ucraina. All’interno del Padiglione è stato inoltre proiettato un video tratto dal progetto THE MILKY WAY, realizzato da un team di artiste russe, ucraine e armene (Olga Kisseleva, Taisiya Polishchuk, Catherine Braslawski, Tatiana Drozd, Victoria Ananyan), con il sostegno della Fondazione Alexandr Savchuk di Mariupol e la partecipazione dei danzatori del Balletto di Monte-Carlo, per suggerire un approccio risolutamente pacifico, che protegge, sostiene, nutre, eleva e unisce.