di Ester Campese
Claude Monet, artista vissuto tra l’800 ed i primi del 1900, nacque a Parigi nel 1840. Fu tra i fondatori dell’impressionismo francese e quello che diede maggior impulso a questa corrente pittorica.
Non tutti sanno che la dizione e la visione impressionista si deve probabilmente all’impatto che un suo dipinto “Impressione – sole nascente”, ebbe sulla critica.
Ma andiamo per ordine, risalendo agli esordi di questo straordinario e visionario Maestro, che seppe anticipare il futuro.
Oscar-Claude Monet, giovane e ribelle, percorse tenacemente la strada artistica prescelta, raggiungendo il successo solo in tarda età. Già in età adolescenziale mostrò la sua predisposizione verso l’arte ed in particolare la sua abilità nel realizzare caricature che poi vendeva a poco prezzo. Appoggiato dai genitori, che compresero il suo amore profondo per l’arte, riuscì nel 1862 ad entrare all’Accademia di Charles Gleyre di Parigi.
Seppe subito distinguersi, oltre che per la sua bravura e per la sua eleganza, anche per la spiccata personalità dai tratti talvolta eversivi. In forte antitesi con le convenzioni del periodo entrò in contrasto con i dettami della pittura tradizionalista realizzata “al chiuso”. Per lui era più importante la soggettività dell’artista e le emozioni, piuttosto che la compiutezza del disegno. Protagonisti dei suoi dipinti erano il colore e la riscoperta dei paesaggi, realizzati con veloci pennellate, affiancate tra loro senza mescolanza, mantenendo separate anche le texure. Solo il contesto d’insieme dunque poteva fornire la decodifica dei dettagli del dipinto che visti in modo isolato, ne perdevano l’identità. Le forme venivano così appena suggerite, per trasferirne l’impressione, lasciando la ricomposizione complessiva direttamente alla percezione iridea dell’osservatore.
Riemersero in tale periodo gli insegnamenti di Eugène Boudin, artista affermato, che seppe trasferirgli le basi della pittura e l’amore del “plein air”. Strinse amicizia con un gruppo di colleghi artisti tra cui Pissarro, Renoir, Degas, Sisley con cui decise di dipingere all’aria aperta, nella natura. Allestirono insieme la prima esposizione, nel 1874, portando in mostra i loro dipinti, nello studio parigino del fotografo Nadar. A soli ventiquattro anni dunque, la sua prima mostra importante, in cui esibì “Impressione – sole nascente”, un olio realizzato due anni prima, nel 1872. Oggi questo dipinto è considerato un capolavoro ed è conservato presso il Musée Marmottan di Parigi. La mostra non ebbe successo, le opere degli impressionisti non vennero subito comprese perché troppo avanguardiste. La stessa mostra diede però inizio alla produzione impressionista e alla relativa corrente pittorica.
Per ottenere il grande successo di critica e pubblico Monet dovette attendere fino al 1889, bel diciassette anni dopo la sua prima mostra. L’occasione fu la sua personale realizzata presso la galleria Petit di Parigi che lo consacrò finalmente tra i maggiori artisti francesi dell’epoca.
Lo sviluppo della corrente impressionista e della pittura “en plein air” fu resa possibile anche da una innovazione dell’epoca, l’invenzione del tubetto metallico. I colori in tal modo si potevano conservare più a lungo oltre che essere agevolmente trasportati per dipingere all’aperto.