Artista eco-sociale dai mille volte, tanto da essere anche Coach e Life Skills Trainer, Isabella Mandelli è sempre più apprezzata per le sue opere ad acquerello colorate e luminose.
La Mandelli crea mondi onirici in cui fluttuano leggere e armoniose, lanciando cuori ovunque, creature fantastiche: i Barabubbles, quattro personaggi ispirati agli stili comportamentali junghiani. Si tratta di Barabà, Oco, Finolu e Boda, ciascuno connotato da distinte e frizzanti personalità, attraverso i quali l’artista si impegna a sensibilizzare su tematiche come l’accettazione di sé ma anche delle diversità, promuovendo concetti e principi etico che vanno dalla cura dell’altro al rispetto dell’ambiente, dall’inclusivita’ alla gentilezza sino alla Leadership Premurosa.
La prima mostra di Isabella Mandelli è stata nel 2018 al MAC di Milano, la città in cui l’artista vive, insieme al suo mentore artistico Pietro Spica. Sono seguite mostre personali in Liguria, dove ha casa e atelier, Roma, Venezia, Milano, San Marino e Hong Kong.
Il 2024 ha rappresentato, e continua ad essere, un anno di grandi traguardi fra cui la presentazione del nuovissimo libro “Barabubbles Mandala” in Febbraio presso la Feltrinelli di Torino (Piazza CLN), la collaborazione con il brand Helmo per il lancio ufficiale del primo casco Barabubbles in anteprima nazionale a Milano nel mese di Marzo, la partnership con AMA – Accademia Musicale Amadeus, la prima mostra personale antologica a Torino (Maggio) e a Giugno l’esposizione di opere recenti e non negli spazi interni dell’ADI Design Museum di Milano mentre per il 2025 l’artista volerà in Giappone con una serie di mostre itineranti.
Ex CEO di una multinazionale americana nel settore medicale, Isabella Mandelli ad un certo punto della sua vita decide di ascoltare davvero i suoi desideri e sceglie cosi di svestire i panni di donna in carriera per dedicarsi completamente all’arte.
Oggi la Mandelli è anche sostenitrice di una filosofia da lei stessa creata, ovvero quella de “l’errore non esiste” partendo dal presupposto che non si sbaglia ma piuttosto ci si perde per poi riconoscersi ancora più autenticamente.
Molto interessante e altrettanto profonda anche la proposta per le aziende da parte di questa artista. Si tratta di un percorso di PerformHearth ovvero una parentesi esperienziale tra Team Building e Formazione attraverso workshop artistico-pittorici, basati sia sulle competenze manageriali sviluppate in anni di azienda sia su spiccate doti artistiche, il tutto con la finalità di stimolare la comprensione e l’accettazione delle diversità e l’accoglimento dell’altro attraverso una leadership premurosa che si prenda cura di sé e di chi ci è accanto, con benevolenza e in armonia, utilizzando l’arte come veicolo formativo.